Il settimo ciclo di incontri “Visionari e/o Profeti”, promosso dall’Accademia Valdarnese del Poggio di Montevarchi, riparte con i due più importanti rappresentanti della letteratura distopica.
Stiamo parlando di George Orwell e Aldous Huxley. Erano allievo e maestro, ma chi di loro ha previsto meglio il futuro che viviamo oggi?
Un romanzo fu scritto dopo e parlò prima, anzi subito. Un altro fu scritto prima e parlò dopo, anzi oggi. Sono, rispettivamente, ‘1984’ di Orwell e ‘Brave New World’ di Huxley.
Quello immaginato da Orwell è un mondo grigio, opprimente e governato da dittature feroci. La sorveglianza di ‘1984’ è di tipo tradizionale, da Stato di polizia.
La distopia di Huxley rovescia il presupposto da cui si costruisce un universo concentrazionario: promuovere il desiderio, basta che sia indotto, alimentato e pilotato ovunque tranne che verso la critica del presente.
Il nuovo mondo di schiavitù non opprime, ottunde di benessere.
Sabato 6 aprile, alle ore 17:00 nella Sala Grande dell’Accademia, avremo il piacere di ascoltare Danilo Breschi (Università degli studi internazionali di Roma) con una conferenza dal titolo “Quando la letteratura anticipa il futuro: le visioni distopiche di Orwell e Huxley”.
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