AMORE NON NE AVREMO [una notte con Peppino Impastato] di e con da Carlo Albè, regia Riccardo Vannelli, musiche originali Francesco Moneti. Produzione Dritto e Rovescio.
Il protagonista della storia è Glauco Mancini, un giornalista precario che scrive per un quotidiano nazionale, è uno che lotta ogni giorno per mettere insieme pranzo e cena, è uno di quelli che grazie al suo Direttore ha smesso di credere nella parola merito. Glauco si aggira nel suo monolocale a Pietralata di Roma, sono le undici di sera, il sonno è un parente scomodo e poi, dove vive lui, il quartiere è ostaggio di sirene e perquisizioni, e pare impossibile dormire.
È la notte tra l’8 e il 9 maggio del '78, una data che passerà alla storia del nostro Paese, e all’epoca tutti i telegiornali parlavano di una sola notizia: il sequestro Moro, prigioniero ormai da 53 infiniti giorni.
Glauco in quelle ore ha ben altro in testa, mancano poche ore alla sua partenza, poche ore lo separano da un volo diretto a Palermo; la Sicilia e un piccolo paese, Cinisi, lo attendono. Tra 24 ore Glauco potrà finalmente intervistare uno degli uomini più coraggiosi del suo presente: Peppino Impastato: il ragazzo che da anni si è scagliato contro Cosa Nostra, quello che ha scritto su un piccolo giornale che la mafia è una montagna di merda, quello che fondato una radio libera, Radio Aut, lui, Peppino, che si è candidato alle elezioni.
A Roma, Impastato lo conoscono in pochi, le notizie su di lui arrivano con il contagocce. Glauco ha pensato di contattarlo, chiedergli un incontro, un'intervista, Peppino ha detto sì.
Non c'è alcuno scoop in ballo, il giornalista sa il direttore cestinerà il suo articolo.
A chi può interessare un pezzo che parla di un minuscolo attivista antimafia?
Ma a lui non importa, vuole solo raggiungere Cinisi e guardare negli occhi la voce di Radio Aut, cercare nel suo sguardo la ragione di così tanto coraggio e ostinazione.
”Amore non ne avremo [una notte con Peppino Impastato]” è attualmente una delle produzioni di maggiore rilievo di Dritto e Rovescio; scritto da Carlo Albè, nel 2023 ha debuttato nella primavera 2024 ed è stato replicato con grande successo in molti teatri del centro e nord Italia con ottime prospettive per il tour 2025. L’autore lombardo di nascita ma emiliano d’adozione, ha pubblicato otto romanzi, legando l’attività di scrittore indipendente a quella di “contastorie" e portando in tutt’Italia i suoi spettacoli di teatro civile. Il regista Riccardo Vannelli, uno dei fondatori di Dritto e Rovescio, toscano del territorio aretino, è da sempre impegnato nel teatro sociale e civile, prima di questo spettacolo, ha curato le regie di spettacoli dove protagonisti sono stati personaggi significativi come Pier Paolo Pasolini e Don Lorenzo Milani.